Politica
Sciagurata l’accusa di eversione ai NoTav, una risposta a Caselli
Valsusa Un assetto sociale e istituzionale più giusto si costruisce con la partecipazione. Ma quali sono invece gli atteggiamenti che anziché combattere la violenza la incentivano?
Val Susa – Reuters
Valsusa Un assetto sociale e istituzionale più giusto si costruisce con la partecipazione. Ma quali sono invece gli atteggiamenti che anziché combattere la violenza la incentivano?
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 26 ottobre 2013
Sulle pagine del Fatto (22 ottobre) il procuratore della Repubblica di Torino, Gian Carlo Caselli, se la prende con il Movimento No Tav e con «i politici, amministratori, intellettuali e opinionisti» non allineati con il suo modo di gestire alcuni procedimenti relativi a vicende valsusine. Il movimento, nella sua globalità, è accusato addirittura di eversione: perseguìta da alcuni in modo diretto, da altri – la «parte buona» (sic!) – mediante condotte omissive; gli intellettuali, a loro volta, sono indicati come irresponsabili autori di «attacchi scomposti contro il doveroso accertamento delle responsabilità penali». L’oggetto della reprimenda è la (asserita) mancata o...