Lavoro
Sciopero call center Tim: in Calabria in 5 mila a rischio macelleria sociale
Successo per la protesta in tutta Italia. A Crotone 500 in presidio sotto la prefettura. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom: basta proroga farlocca, serve un tavolo a Roma per l’Abramo
Un call center in Calabria – Foto Ansa
Successo per la protesta in tutta Italia. A Crotone 500 in presidio sotto la prefettura. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom: basta proroga farlocca, serve un tavolo a Roma per l’Abramo
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 19 marzo 2024
Il tempo è scaduto. «Si rischia una macelleria sociale», continuano a ripetere i sindacati dei call center. Perché la bolla dei telefoni ormai è scoppiata da un pezzo. E i telefonisti si trovano in mezzo a una via: le crisi aziendali si moltiplicano, le vertenze si mobilitano. E così in migliaia in tutta Italia hanno risposto allo sciopero generale indetto dai sindacati confederali del comparto comunicazione. «Adesione massiccia», comunicano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom. Si tratta di lavoratori impiegati al servizio delle commesse Tim e protestano contro i tagli paventati dal colosso delle Tlc. Una lotta che interessa 5...