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Sconcertante Kupka, dalla Mitteleuropa all’orfismo

Sconcertante Kupka, dalla Mitteleuropa all’orfismoFrantišek Kupka, "Étude pour Le Langages des verticales", 1911, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

A Parigi, Grand Palais, la mostra di František Kupka, a cura di Brigitte Leal, Markéta Theinhardt e Pierre Brullé Pioniere dell’astrazione con Kandinsky, Mondrian e Malevic, Kupka si distingue per l’originalità del percorso: il simbolismo trapassa in pittura-musica, come spiega, tappa per tappa, la mostra. Fu Apollinaire a salutare nell’artista boemo, accanto a Delaunay, un’«arte pura» basata sul solo colore

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 27 maggio 2018
Per František Kupka le radici dell’astrazione, di cui fu uno dei pionieri accanto a Kandinsky, Mondrian e Malevic, vanno ricercate nella sua prima formazione boema: nel 1888, a diciassette anni, venne in rapporto con Alois Studnicka, direttore della Scuola normale di arti e mestieri di Jaromer, che, nel prepararlo all’esame di ammissione alla Scuola di belle arti di Praga, gli fece assorbire i fondamenti di un’idea «ornamentale» della forma che doveva orientarlo su una lettura del simbolismo, mondo di riferimento della sua giovinezza, basata sui valori autonomi della linea e del colore. È più che una tentazione vedere in questa...

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