Internazionale
Scontri in Brasile fuori dagli stadi, “il gigante si è svegliato”
La protesta dilaga Cifre di partecipazione ormai complessive vicine ai sei zeri nelle maggiori città del Brasile. Contro il carovita, gli sprechi, la corruzione. Il governo federale controlla tutto ma per ora mantiene un profilo poliziesco relativamente basso
Manifestazione di solidarietà con il Brasile a Città del Messico il 18 giugno 2013 – Reuters
La protesta dilaga Cifre di partecipazione ormai complessive vicine ai sei zeri nelle maggiori città del Brasile. Contro il carovita, gli sprechi, la corruzione. Il governo federale controlla tutto ma per ora mantiene un profilo poliziesco relativamente basso
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 20 giugno 2013
Alessandro MantovaniFlorianopolis
Una pubblicità della Fiat Brasile, che passa alla TV in questi giorni di Confederation Cup, dice “Vem pra rua, vem pra rua, porque a rua é a maior arquibancada do Brasil!” (scendi in strada, scendi in strada, che è il miglior spalto da stadio del Brasile!). Parole profetiche, ma in senso assai diverso da quello atteso. La presunta festa pre-mondiali, i cui match sono cominciati in questi giorni nel gigante sudamericano, è sotto choc. In un paese dove il calcio è una religione interclassista e una forma di riscatto sociale, i brasiliani, sorprendendo il mondo intero, più che gli stadi...