Alias Domenica
Scontro di civiltà nella Gerusalemme di Giuseppe Flavio
«70. D.C.», un saggio dello storico Giuseppe Brizzi per Laterza Il rapporto tra Romani ed Ebrei, inizialmente segnato da pragmatica coesistenza, divenne una guerra ai limiti del genocidio. Ecco perché
Il corteo trionfale sull’Arco di Tito a Roma, in una placchetta attribuita a uno dei seguaci del Riccio, fine secolo XV-inizio secolo XVI
«70. D.C.», un saggio dello storico Giuseppe Brizzi per Laterza Il rapporto tra Romani ed Ebrei, inizialmente segnato da pragmatica coesistenza, divenne una guerra ai limiti del genocidio. Ecco perché
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 maggio 2016
Nell’anno 70 d.C. la città di Gerusalemme, tra le più famose e splendide del mondo antico, venne distrutta, dopo un assedio durato circa cinque mesi e un dispiegamento militare imponente: quattro legioni, venti coorti di fanteria, otto alae di cavalleria e diciottomila uomini. A capeggiare l’offensiva fu Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, e destinato egli stesso a succedergli – nell’81 d.C. – alla guida dell’impero. L’incendio del grande tempio, costruito dall’«amico di Roma» Erode il Grande pochi anni prima, segna la conclusione di quella che verrà chiamata la grande rivolta giudaica contro Roma. Da quel momento in poi, cambia radicalmente non...