Scritti civili e militanti di Cesare Segre
Carlo Levi, Natura morta, 1928, coll. priv., già Galleria Bardi, Milano
Alias Domenica

Scritti civili e militanti di Cesare Segre

Filologi del Novecento Eredità del fascismo, università e scuola, maestri e compagni di via... Dagli articoli di Cesare Segre per il «Corriere» (1988-2013): «Diario civile», il Saggiatore
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 7 aprile 2024
In occasione del settantesimo compleanno di Cesare Segre (era il 15 dicembre del 1998 e nell’Aula Foscoliana a Pavia si stava presentando il volume Ecdotica e comparatistica romanze) Corrado Stajano a proposito del suo grande amico disse alcune parole (ora in L’Italia ferita, Cinemazero 2010) che ne richiamavano la divisa etica e intellettuale: «L’idea di filologia come strumento da usare per raggiungere la verità è essenziale a spiegare perché Segre non è rimasto chiuso in una torre, ma è venuto fuori, con tutte le sue curiosità e il suo impegno morale a vedere, a cercar di capire quel che succede...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi