Cultura

Scrittura e memoria dell’incanto

Scrittura e memoria dell’incantoPaul Klee, «Fish magic» (1925)

ITINERARI CRITICI Anticipiamo da uno dei testi presenti nel volume a più voci «Narrare humanum est», da martedì in libreria per Utet. Il nuovo titolo della serie dei «Dialoghi di Pistoia» è frutto dell’ultima edizione del festival omonimo. Nella società orale delle origini Mnemosyne è una dea. Ricordare è infatti essenziale per costruire una comunità, per dar vita a un patrimonio comune di conoscenze. C’è una lunga tradizione per cui anche la parola scritta dialoga, risponde, è «speculum animi» dell’autore e a sua volta diventa uno specchio per noi che leggiamo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 12 febbraio 2023
Ci sono molte cose sulla memoria che abbiamo dimenticato: l’ha notato Paolo Rossi che, con Frances Yates, ha riscoperto l’antica tradizione dell’arte della memoria, un’arte che dalla Grecia classica penetra a Roma e percorre la cultura europea per secoli; un’arte che insegnava a controllare gli spazi della mente, per costruirvi palazzi, giardini, percorsi cui affidare i ricordi; un’arte che conosceva il potere delle immagini e la forza creativa delle associazioni, che sfruttava le emozioni e aveva paragonato il lavoro della memoria stessa a quello che accade nei sogni. Faccio parte di una generazione che si è ribellata all’idea di imparare...

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