Scrivo sulle pareti e parlo con gli Antichi: Jim Dine
Una conversazione con Jim Dine in occasione della mostra "House of Words" a Roma, Accademia Nazionale di San Luca Intensità autobiografica, scrittura come gesto, antico-mania: durante l’allestimento-happening Dine prende la parola. L’artista, originario dell’Ohio, trovò la sua strada nella New York vitalistica degli anni sessanta, subito differenziandosi, per inquietudine «romantica», dai coetanei della pop art: qui apre diverse finestre, testimoniando del suo percorso non etichettabile, fino agli odierni "Black Paintings"
Una conversazione con Jim Dine in occasione della mostra "House of Words" a Roma, Accademia Nazionale di San Luca Intensità autobiografica, scrittura come gesto, antico-mania: durante l’allestimento-happening Dine prende la parola. L’artista, originario dell’Ohio, trovò la sua strada nella New York vitalistica degli anni sessanta, subito differenziandosi, per inquietudine «romantica», dai coetanei della pop art: qui apre diverse finestre, testimoniando del suo percorso non etichettabile, fino agli odierni "Black Paintings"