Alias
Scudetto di guerra
Sport 1944, lo Spezia batte il grande Torino e vince il titolo sotto i bombardamenti, un titolo che viene revocato. L'attore Gianfelice Facchetti porta in scena una storia d’altri tempi, quando il pallone era realmente uno sport «popolare». Si intitola «Eravamo quasi in cielo», in scena allo spazio Tertulliano a Milano dal 10 al 21 maggio e poi in tour
Sport 1944, lo Spezia batte il grande Torino e vince il titolo sotto i bombardamenti, un titolo che viene revocato. L'attore Gianfelice Facchetti porta in scena una storia d’altri tempi, quando il pallone era realmente uno sport «popolare». Si intitola «Eravamo quasi in cielo», in scena allo spazio Tertulliano a Milano dal 10 al 21 maggio e poi in tour
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 aprile 2017
Nel 1944 l’Italia è divisa in due, il nord sotto il controllo nazifascista, il sud liberato. Nel 1943 il Torino si era laureato campione d’Italia, nel ’44 il campionato si svolge solo nel nord Italia, dove sono concentrate le più forti squadre, sollecitato dai nazifascisti per allentare nella popolazione la morsa della guerra. È un campionato che si gioca sotto le bombe, aperto alle squadre di A, B e C, che possono reclutare calciatori presenti nelle vicinanze, per servizio militare o perché ricongiunti alle famiglie, anche se appartenenti a squadre diverse. La finale si gioca il 16 luglio all’Arena di...