Scuola
Scuola, Bruxelles chiude la pratica sui precari, ma la realtà è diversa
La Commissione Ue avrebbe chiuso la procedura di infrazione contro l'Italia. Per il governo è merito delle assunzioni della "Buona Scuola". In realtà la situazione è molto diversa e 100 mila precari sono stati esclusi dalla riforma. Anief pronta a un nuovo ricorso: «Siamo pronti a tornare di nuovo davanti alla Corte di Lussemburgo»
In una manifestazione "No Buona Scuola"
La Commissione Ue avrebbe chiuso la procedura di infrazione contro l'Italia. Per il governo è merito delle assunzioni della "Buona Scuola". In realtà la situazione è molto diversa e 100 mila precari sono stati esclusi dalla riforma. Anief pronta a un nuovo ricorso: «Siamo pronti a tornare di nuovo davanti alla Corte di Lussemburgo»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 21 novembre 2015
Una notizia circola in queste ore in rete. Non è una bufala, è il ministero dell’Istruzione ad averla diramata allegando una dichiarazione della ministra Stefania Giannini, rafforzata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli affari europei Sandro Gozi. La Commissione Europea avrebbe archiviato la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sul lavoro a tempo determinato nella scuola. L’Italia in realtà è stata condannata dalla Corte di giustizia dell’Ue a Lussemburgo il 26 novembre 2014: la normativa sui contratti di lavoro a tempo determinato nella scuola è contraria al diritto dell’Unione. Il rinnovo oltre i 36 mesi è illegale...