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Scuola, Renzi ricatta una generazione di docenti e li obbliga all’esodo

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I racconti Come migliaia di prof neoassunti Manuela, Angela e Elena obbligate dal governo a lasciare case, affetti e relazioni per mantenere il lavoro. L’esodo forzato da Sud (e dal Centro) in tutta Italia, a proprie spese. Chi non accetta è fuori. Storie dalla resistenza di una generazione che lavora da anni nel precariato: «Continuo a non sentirmi una vittima, questa classe dirigente sarà spazzata via»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 agosto 2015
Manuela, Angela e Elena. Tre donne decise a non cedere al ricatto. Come decine di migliaia di altri docenti precari nella scuola, il governo Renzi le sta trattando come pacchi che possono essere spostati da una parte all’altra del paese, senza una vita né relazioni. Hanno tempo fino al 14 agosto per compilare un modulo dove esprimere la preferenza di un posto tra le 100 province italiane. Entro novembre il sistema individuerà il primo posto libero, sulla base del punteggio accumulato in anni di insegnamento, in base all’ordine di preferenza. Se sei di Trapani potrai andare a lavorare a Belluno....

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