Scuole aperte al 100%. Preoccupa l’azzardo di Draghi
Il caso Lunedì 26 aprile si torna in classe al 100% nelle regioni in zona arancione con i problemi di sempre: trasporti per gli studenti, classi sovraffollate, un sistema di tracciamento del Covid non strutturato. E restano da vaccinare 400 mila persone tra docenti e personale Ata. Cresce la preoccupazione tra i sindacati, i dirigenti scolastici e le regioni. Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intenzionato ad andare avanti affinché gli studenti non facciano la «Dad» per 40 giorni prima della fine dell’anno. «Ora vanno realizzati il diritto alla studio e una scuola in presenza sicurezza e in continuità» sostiene il movimento «Priorità alla scuola»
Il caso Lunedì 26 aprile si torna in classe al 100% nelle regioni in zona arancione con i problemi di sempre: trasporti per gli studenti, classi sovraffollate, un sistema di tracciamento del Covid non strutturato. E restano da vaccinare 400 mila persone tra docenti e personale Ata. Cresce la preoccupazione tra i sindacati, i dirigenti scolastici e le regioni. Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intenzionato ad andare avanti affinché gli studenti non facciano la «Dad» per 40 giorni prima della fine dell’anno. «Ora vanno realizzati il diritto alla studio e una scuola in presenza sicurezza e in continuità» sostiene il movimento «Priorità alla scuola»