Internazionale
Scusi, dov’è l’Albania occidentale?
Migrazioni 16 marzo 1991, Alex Langer scriveva: «20.000 rifugiati albanesi sembrano mettere in crisi l’Italia e l’Europa. Fuggono da condizioni di vita insopportabili, ora sedotti e abbandonati anche dalle sirene occidentali della libertà»
Marzo 1991, la nave mercantile albanese «Valona» arriva nel porto di Bari stracarica di migliaia di giovani in fuga dall’Albania nel caos dopo la caduta dei residui del regime di Enver Hoxha – Luca Turi
Migrazioni 16 marzo 1991, Alex Langer scriveva: «20.000 rifugiati albanesi sembrano mettere in crisi l’Italia e l’Europa. Fuggono da condizioni di vita insopportabili, ora sedotti e abbandonati anche dalle sirene occidentali della libertà»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 30 agosto 2018
20.000 rifugiati albanesi sembrano mettere in crisi l’Italia, e con essa l’Europa occidentale. Scappati fortunosamente da condizioni di vita – materiali e morali – che giudicano insopportabili e difficilmente migliorabili in tempi brevi, molti di loro presenteranno richiesta di asilo politico. PARADOSSALMENTE loro, che sono potuti uscire in virtù delle prime libertà conquistate dai «profughi delle ambasciate», dagli studenti e più in generale dalla piazza, devono ora sperare che l’Albania resti così poco democratica da giustificare la loro richiesta. E l’Occidente che aveva brandito l’accusa all’Albania di non voler concedere ai suoi cittadini la libertà di lasciare il proprio paese...