Lavoro
«Se chiedi diritti scatta la sostituzione etnica»
Storie di sfruttamento nell’Agro Pontino «Gli imprenditori senza scrupoli lasciano a casa i braccianti indiani e prendono i richiedenti asilo che non hanno bisogno di un letto perché stanno nei centri di accoglienza e quindi si possono pagare di meno». Un fenomeno in aumento esponenziale
La manifestazione dei braccianti indiani ieri a Latina – Simona Caleo/Cgil
Storie di sfruttamento nell’Agro Pontino «Gli imprenditori senza scrupoli lasciano a casa i braccianti indiani e prendono i richiedenti asilo che non hanno bisogno di un letto perché stanno nei centri di accoglienza e quindi si possono pagare di meno». Un fenomeno in aumento esponenziale
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 ottobre 2019
Massimo FranchiINVIATO A LATINA
«Abbiamo protestato e allora il padrone ci ha aumentato la paga da 4 a 5 euro, ma in busta ci sono sempre tre ore al giorno invece che dieci», racconta Sin Kamlgit che ha 55 anni e lavora a Sabaudia da 10 anni. «Da quando ci siamo iscritti alla Cgil ci guardano male: raccogliamo zucchine in condizioni più dure, ma almeno il contratto è rispettato», spiega Karampreet che di anni ne ha 25 ed è arrivato solo da un anno. Generazioni di indiani a confronto nella lotta per i diritti. Quasi nessuno parla un italiano fluente. Si riuniscono in gruppi,...