Europa
Se divento presidente dell’Austria…
Intervista Il Brennero «non è un confine qualsiasi, orribile farne un simbolo della Fortezza Europa». Parla Alexander Van der Bellen, l’ex capogruppo dei Verdi dato per favorito al primo turno delle presidenziali austriache. Deciso a sfidare l’avanzata del partito xenofobo Fpoe: «Non esiste «un’emergenza profughi, è la destra a crearla»
Alexander Van Der Bellen al termine di un dibattito – Amelie Chapalain
Intervista Il Brennero «non è un confine qualsiasi, orribile farne un simbolo della Fortezza Europa». Parla Alexander Van der Bellen, l’ex capogruppo dei Verdi dato per favorito al primo turno delle presidenziali austriache. Deciso a sfidare l’avanzata del partito xenofobo Fpoe: «Non esiste «un’emergenza profughi, è la destra a crearla»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 aprile 2016
72 anni, ex professore di economia politica all’università di Vienna e Innsbruck, leggera barba, tipica aria distratta. Alexander Van der Bellen dal 1997 al 2008 è stato portavoce nazionale e capogruppo dei Verdi, in forte crescita sotto la sua direzione. Stile ironico e riflessivo, lento e decisamente non populista, viene percepito come diverso e non assimilabile all’ odiata “casta dei politici”. Un personaggio anticonformista, noto per le sue pause per pensare, che gode di diffusa credibilità oltre l’area dei Verdi e convince per il suo modo di essere naturale e autonomo. Candidato indipendente alle elezioni presidenziali di domenica 24 aprile,...