Se i rifiuti diventano mini habitat
Intervista L’artista e eco-attivista polacca Diana Lelonek, ospite alla Biennale Donna di Ferrara (in corso fino al 29 maggio), racconta come oggetti e edifici abbandonati si trasformino in terreno fertile per nuove vite selvagge. «Ho lavorato su una forma di classificazione degli ambienti della vegetazione da scorie basata sul linguaggio. Ho raccolto singoli oggetti dalle discariche e li ho spostati nell’Orto botanico. Lì hanno continuato a crescere e sono state assegnate etichette e descrizioni, come alle altre piante»
Intervista L’artista e eco-attivista polacca Diana Lelonek, ospite alla Biennale Donna di Ferrara (in corso fino al 29 maggio), racconta come oggetti e edifici abbandonati si trasformino in terreno fertile per nuove vite selvagge. «Ho lavorato su una forma di classificazione degli ambienti della vegetazione da scorie basata sul linguaggio. Ho raccolto singoli oggetti dalle discariche e li ho spostati nell’Orto botanico. Lì hanno continuato a crescere e sono state assegnate etichette e descrizioni, come alle altre piante»