Cultura

Se i rifiuti diventano mini habitat

Se i rifiuti diventano mini habitatDiana Lelonek, «Ministry of the Environment overgrown by Central European mixed forest», 2017

Intervista L’artista e eco-attivista polacca Diana Lelonek, ospite alla Biennale Donna di Ferrara (in corso fino al 29 maggio), racconta come oggetti e edifici abbandonati si trasformino in terreno fertile per nuove vite selvagge. «Ho lavorato su una forma di classificazione degli ambienti della vegetazione da scorie basata sul linguaggio. Ho raccolto singoli oggetti dalle discariche e li ho spostati nell’Orto botanico. Lì hanno continuato a crescere e sono state assegnate etichette e descrizioni, come alle altre piante»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 maggio 2022
Raccontare l’impatto che l’essere umano lascia sull’ambiente e lo scempio del paesaggio in cui la natura trova nuove forme di sopravvivenza e convivenza, come gli oggetti abbandonati che diventano terreno fertile per alcuni organismi viventi. Nuove forme naturali, ibridi artificiali, che «fioriscono» su vecchie scarpe o dentro bottiglie di plastica, sviluppando funghi o muschi che l’artista polacca Diana Lelonek raccoglie, cataloga ed espone in Center for Living Things. Lelonek ha realizzato anche il progetto di eco-attivismo partecipativo, Seaberry Slagheap, insieme alla comunità della regione mineraria di Konin. Uno stand-installazione in cui, attraverso video e fotografie, mostra le conseguenze ambientali e...

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