Visioni
Se il gesto quotidiano diventa cinema
Festival Visions du Réel, che si è appena chiuso a Nyon, esplora il documentario con occhio «strabico» e fuori dal genere. Vince «Café (Cantos de Humo)» di Hatuey Viveros
Una scena da Cafè, sotto Waiting for August
Festival Visions du Réel, che si è appena chiuso a Nyon, esplora il documentario con occhio «strabico» e fuori dal genere. Vince «Café (Cantos de Humo)» di Hatuey Viveros
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 maggio 2014
Cristina PiccinoNYON
Il lago ha una sua bellezza speciale,anche quando il cielo è pieno di pioggia, e qualche domenica ci capita pure il mercatino delle pulci, vinili italiani, orologi, fisarmoniche e sedie tonet. Nyon, vicinissima alla godardiana Rolle, da qualche anno a dirigere il festival Visions du Réel c’è l’italiano Luciano Barisone, critico, organizzatore culturale, infaticabile inventore di sistemi cinema nella sua Valle D’Aosta (da dove viene anche l’altro italiano in Svizzera, un suo «allievo» peraltro, il direttore del festival di Locarno Carlo Chatrian) e per qualche anno direttore del fiorentino Festival dei Popoli. Piano piano insieme a un ottimo gruppo di...