Cultura

Se il poliziesco indaga un Paese che non si sa guardare allo specchio

Se il poliziesco indaga un Paese che non si sa guardare allo specchioUn'opera di Cao Fei

Scaffale «Corpi di passaggio» di Andrea Cedrola, per Fandango. Nei romanzi di Cedrola - già autore di «La Collina», ambientato a San Patrignano, e arrivato ora al secondo episodio della serie incentrata su Gerardo Conforti - mai «tutte le vacche sono nere», perché in gioco è la volontà di restituire un quadro storico-sociale (e geografico) realistico, attraversato da molteplici linee ideologico-morali in lotta

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 luglio 2019
La produzione giallistica italiana, anche quella legata alla ricostruzione storica delle vicende del Paese, tende a muoversi su due linee narrative contrapposte. DA UN LATO abbiamo la variante di tipo localistico-strapaesano, incentrata sulla descrizione simpatetica di un ridotto ambiente geografico, vivificato dalle note di colore locale e da un’italianità regionalistica (dove la regione è metonimia per la nazione stessa) che accende nel lettore un certo affetto perché lo trasporta in una struttura sociale più elementare, con caldi toni di nostalgia. Dall’altro, abbiamo invece la brutalità cittadina – le Napoli, Roma, Milano, Bologna notturne e underground – i centri storici eletti...

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