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Se la Francia non è più il paradiso dell’editoria

Se la Francia non è più il paradiso dell’editoria

Express Secondo i dati, il calo delle vendite ha interessato anche settori solitamente forrti, come i libri per ragazzi, i manga e i fumetti

Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 luglio 2023
Non sempre (anzi, di rado) «mal comune è mezzo gaudio» e lo è ancora di meno quando le sfortune altrui confermano le nostre. È il caso dei dati sulle vendite dei libri in Francia, diffusi a fine giugno dal Syndicat national de l’édition e rilanciati da Porter Anderson su Publishing Perspectives. Abituati a considerare il nostro vicino d’oltralpe come il paradiso dell’editoria, il luogo felice dove leggi amorevoli sostengono con oculatezza le case editrici e le librerie indipendenti (nonché gli scrittori, cui è riconosciuto un gettone obbligatorio quando partecipano a incontri pubblici) ci ritroviamo costretti a confrontarci con una triste...

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