Cultura

Se «l’angelo custode» si chiama Woodstock

Se «l’angelo custode» si chiama WoodstockUn’installazione a Aielli

Scaffale L'esordio in noir di Leo Giorda per Ponte alle Grazie. La presentazione oggi alle 18,30 a Tomo Libreria di Roma con l’autore e Boris Sollazzo

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 12 ottobre 2022
Woodstock, «è un personaggio particolare, al primo impatto sembra un normalissimo tipo da centri sociali, capello lungo, felpona, pantaloni larghi. Il classico soggetto da concertone del Primo maggio…». Solo un coatto, e pure spacciatore, potrebbe mescolare l’antagonismo dei centri sociali col mainstream del più grande festival pop d’Europa, appunto, il concerto dei confederali a San Giovanni. Oppure solo un personaggio border potrebbe cogliere lo sbriciolamento delle identità e le ibridazioni delle sottoculture. WOODSTOCK, al secolo Adriano Sala, è il protagonista de L’angelo custode, esordio del 27enne Leo Giorda per Ponte alle Grazie (pp. 272, euro 16), ultimo arrivato sullo scaffale...

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