Cultura
Se l’industria culturale si basa sul lavoro gratuito
Il caso Tiziano Scarpa sul quotidiano Domani denuncia le insistenti richieste di prestazioni a titolo gratuito a critici, scrittori e intellettuali. Ha ragione, tuttavia non si può sorvolare sul fatto che il lavoro gratuito, povero e ricattato, è il carburante che alimenta l’intera industria culturale italiana
Un'immagine del Salone del Libro di Torino – Foto Ansa
Il caso Tiziano Scarpa sul quotidiano Domani denuncia le insistenti richieste di prestazioni a titolo gratuito a critici, scrittori e intellettuali. Ha ragione, tuttavia non si può sorvolare sul fatto che il lavoro gratuito, povero e ricattato, è il carburante che alimenta l’intera industria culturale italiana
Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 maggio 2023
Tiziano Scarpa, autore apprezzato e stimabile, in un lungo articolo del 21 maggio sul quotidiano Domani, come «note al margine del Salone del libro», denuncia le insistenti richieste di prestazioni a titolo gratuito a critici, scrittori e intellettuali, di interventi e partecipazioni a dibattiti, tavole rotonde ed eventi culturali, per non parlare di articoli e recensioni. Tutte cose che richiedono tempo e fatica, sottratto ad altre attività o al proprio tempo libero. Il paragone, tra i più classici e abusati, è quello con il proverbiale idraulico che nessuno oserebbe interpellare gratuitamente, contrariamente allo scrittore. Intendiamoci, Scarpa ha perfettamente ragione sul...