Cultura
Se lo spazio del capitale contiene i germi dell’insubordinazione
Scaffale «Geografia del dominio» di David Harvey, edito da ombre corte. Analisi ispirate al lavoro di Henri Lefebvre e al rapporto con i movimenti sociali
Un’installazione di Luzinterruptus
Scaffale «Geografia del dominio» di David Harvey, edito da ombre corte. Analisi ispirate al lavoro di Henri Lefebvre e al rapporto con i movimenti sociali
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 agosto 2019
David Harvey, la cui opera è stata pressoché tutta tradotta, compresi questi saggi preparatori di un percorso di ricerca che ha avuto l’ultimo, in ordine di tempo, appuntamento con il volume Marx e la follia del capitale (Feltrinelli), nasce accademicamente come geografo. Sua è una monografia sullo statuto di questa disciplina – Explanantion on Geography – , ritenuta una forma di sapere tesa a legittimare i rapporti di potere dominanti. Harvey faceva sua e sviluppava la tesi che in geografia tutto potesse ruotare attorno all’asse Atlantico. Molte, aggiungeva, sono state le ricerche «storiche-geografiche» sull’Europa e gli Stati Uniti, quasi insignificanti...