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Se l’ufficio elettorale viene promosso a potere dello stato

Se l’ufficio elettorale viene promosso a potere dello stato

Corte Costituzionale Con l'ordinanza numero 86 viene dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzioni sorto nello strano caso di una candidata umbra nominata a riempire un seggio vacante in Sicilia

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 maggio 2020
Accontentiamoci finché siamo in tempo. La Corte costituzionale ha depositato, a distanza di un mese dalla camera di consiglio del 6 maggio. l’ordinanza numero 86, con la quale è stato dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzioni da me presentato per conto del senatore Gregorio De Falco, avverso una decisione della giunta delle elezioni del senato. La giunta aveva deciso di proclamare eletta una candidata umbra per coprire un seggio rimasto vacante in Sicilia, alla faccia dell’articolo 57 primo comma della Costituzione che prevede che l’elezione del senato della Repubblica sia fatta a base regionale. A alla faccia anche dell’articolo 66...

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