È una giusta osservazione che purtroppo le sinistre sottovalutano da tempo: in questi anni si sono create e consolidate forme di subordinazione al lavoro che ne hanno minato non solo i guadagni ma anche i diritti. Inutile ripetere che i lavori sottopagati ed in nero si accettano per necessità (e raramente per convenienza), ma il punto sta qui, perché ormai la norma è lavorare fuori norma.
Se da una parte c’è un tessuto imprenditoriale poco propenso al riconoscere ciò che spetta ai lavoratori, ed anzi cerca continuamente modi per ridurre le “spese” ed i “costi” del personale, dall’altro c’è uno stato che non solo si disinteressa del mondo lavorativo, ma lo lascia in balia del mercato, delle esigenze economiche avallate dal più forte.
Forse ci si illude che tutto questo si possa “autoregolare”, come ama ripetere qualcuno. Ma non è così.