Cultura
Se Parigi diventa baia amplissima
TEMPI PRESENTI Tra reportage e meditazione, una giornata al limite del lockdown. Desolazione e malinconia, nella città che si adatta alla chiusura delle attività e al virus che avanza. La Francia si fermerà del tutto, resteranno aperti solo alimentari e farmacie, chiude anche l’Institut. Dobbiamo raccogliere libri e carte e portare a casa tutto quello che serve
Parigi oggi (foto AP)
TEMPI PRESENTI Tra reportage e meditazione, una giornata al limite del lockdown. Desolazione e malinconia, nella città che si adatta alla chiusura delle attività e al virus che avanza. La Francia si fermerà del tutto, resteranno aperti solo alimentari e farmacie, chiude anche l’Institut. Dobbiamo raccogliere libri e carte e portare a casa tutto quello che serve
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 18 marzo 2020
E dunque si è votato, nelle città francesi, alle elezioni municipali. Non si è soltanto votato. La primavera è esplosa anche qui, e tutti i magnifici parchi di Parigi erano pieni di famiglie, di innamorati e di vecchie signore a passeggio. Una domenica di marzo da cieli e voli chagalliani, con i ciliegi e i peschi che un inverno mitissimo invita a fioriture esagerate. Davvero Parigi ti può ammaliare fino al nirvana in certi pomeriggi, e non sai se è la sua luce o il vento, la verde geometria dei giardini regali, il profilo maestoso della sua superbia, i ponti...