Visioni

Se Re Lear è «schiavo d’amore»

Se Re Lear è «schiavo d’amore»Una scena da «Lear, schiavo d'amore» – foto di Giorgio Sottile

A teatro Nuovo adattamento - il terzo - dall'opera di Shakespeare da parte dell'ensemble di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 aprile 2018
Con un cigolio ostentato e sofferente si apre la macchina scenografica di Daniela Dal Cin per questo Lear, schiavo d’amore. Dal centro di una sorta di grande fiore maculato, ne fuoriesce il mezzobusto implorante di Marco Isidori, con una lunga barba brizzolata, autore della riscrittura dall’originale shakespeariano ed energico regista di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Un ensemble che in oltre trent’anni di attività si è distinto per la capacità di coniugare fisicità e poesia estreme, sempre in dialogo con l’apparato scenografico. Modalità che si ripete con questo nuovo progetto (terzo Shakespeare, dopo Macbeth e Amleto), in coproduzione con lo...

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