Italia
Sedazione invece del suicidio assistito, Fabio Ridolfi: «Lo Stato mi ignora, morirò nel modo peggiore».
Diritti Immobilizzato completamente da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, soffre ogni giorno di più. Ma non avrebbe mai voluto lasciare i propri cari nel tormento di una morte senza fine.
Diritti Immobilizzato completamente da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, soffre ogni giorno di più. Ma non avrebbe mai voluto lasciare i propri cari nel tormento di una morte senza fine.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 giugno 2022
«Fabio ha fretta…», aveva scritto con il suo puntatore oculare durante un video-appello divulgato dall’associazione Luca Coscioni venti giorni fa. Ha fretta di morire, Fabio Ridolfi, il paziente marchigiano (è il terzo in pochi mesi che combatte contro l’inerzia dell’Asur Marche) di 46 anni che ha chiesto l’autorizzazione ad accedere alla procedura di suicidio assistito. Immobilizzato completamente da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, soffre ogni giorno di più. Ma non avrebbe mai voluto lasciare i propri cari nel tormento di una morte senza fine. Eppure ieri con il puntatore oculare ha annunciato la propria decisione: «Da...