Alias Domenica
Segnali dalla semiosfera di Jurij Lotman
Saggi Il ballo, il duello, il viaggio, l’importanza di un finto neo: dalle lezioni del grande semiologo, un dagherrotipo dell’età dell’oro nella letteratura russa, stretta fra vergogna e onore
Greta Garbo e Fredric March sul set di «Anna Karenina», diretto da Clarence Brown nel 1935; sotto, una statua di Jurij Michajlovic Lotman
Saggi Il ballo, il duello, il viaggio, l’importanza di un finto neo: dalle lezioni del grande semiologo, un dagherrotipo dell’età dell’oro nella letteratura russa, stretta fra vergogna e onore
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 8 ottobre 2017
Dopo avere danzato con Vronskij un cotillon durante il quale nulla di memorabile è stato detto, Kitty aspetta la mazurca con la segreta certezza di ascoltare le parole che legheranno la sua vita a quella del brillante ufficiale della Guardia. Perché Kitty è così sicura che la dichiarazione di Vronskij sarà accompagnata dalla musica della mazurca piuttosto che da quella del cotillon? E perché riconosce l’incedere della catastrofe nel momento stesso in cui l’ufficiale rivolge a sorpresa l’invito a ballare ad Anna Karenina? Altre storie, altre domande: era proprio necessario che Onegin e Lenskij si sfidassero a duello? E l’autore...