Italia
Banca Etruria, segreto bancario
Inchiesta Dall’acquisto della Banca dell’Alto Lazio negli anni Ottanta alla partecipazione al porto di Civitavecchia, fino ai fallimenti locali di un’azienda orafa e di un mobilificio. Ecco cosa si nasconde dietro il commissariamento della Banca Popolare dell’Etruria
La sede della Banca Popolare dell'Etruria ad Arezzo – Giuliana Poletto
Inchiesta Dall’acquisto della Banca dell’Alto Lazio negli anni Ottanta alla partecipazione al porto di Civitavecchia, fino ai fallimenti locali di un’azienda orafa e di un mobilificio. Ecco cosa si nasconde dietro il commissariamento della Banca Popolare dell’Etruria
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 febbraio 2015
Silvio MessinettiAREZZO
La cassaforte di Banca Etruria è piena di segreti. Tra porti, flotte di navi e affidamenti incauti. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Lorenzo Rosi e interrotto dal commissariamento di Bankitalia, si apprestava a certificare un bilancio con un passivo di più di mezzo miliardo dovuto al credito deteriorato. Linee di credito aperte fino a 250 milioni che hanno portato l’antica banca Mututa Popolare Aretina, nata nel lontano 1881 e tra le prime dieci banche cooperative in Italia, sull’orlo del crack. Numeri che, a questo punto, passeranno prima sotto la lente dei commissari incaricati ovvero Riccardo Sora (ex commissario di...