Cultura

Sehgal, un racconto con sciami di corpi

Sehgal, un racconto con sciami di corpi

Mostre Alle OGR di Torino, la personale dell'artista che crea situazioni immateriali attraverso movimenti fisici e coreografie, potenziando le emozioni di chi guarda e viene coinvolto attivamente nel processo

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 17 febbraio 2018
Sul dato dell’esperienza e sul filo della smaterializzazione Tino Sehgal (Londra, 1976) gioca il suo azzardo performativo in un panorama artistico che invece tende a riprodurre, compendiare, rincorrere o prefigurare la realtà, oggettualizzandola. Sehgal, invece, annulla il feticismo dell’oggetto e tutta la iper-produzione artistica, per frugare i contenuti dell’esistere. DI CIÒ TRATTA LA MOSTRA personale, inaugurata alle OGR di Torino (fino al 17 marzo), curata da Luca Cerizza. La emozionante performance che si avventurerà in un continuum liquido di «repliche» si svolge in maniera sghemba, penetrando intensamente nell’interiorità del fruitore e, in alcuni casi, smuovendone percorsi inconsci, sentimenti liminari, memorie...

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