Internazionale
Sei anni e 223 frustate per un film
Intervista L’accusa di blasfemia è arrivata per un progetto che non ha neppure concluso ma di cui ha solo discusso su Skype e via email
Intervista L’accusa di blasfemia è arrivata per un progetto che non ha neppure concluso ma di cui ha solo discusso su Skype e via email
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 30 ottobre 2015
Abbiamo incontrato Keywan Karimi, giovane regista kurdo iraniano, vincitore di diversi premi internazionali, autore di documentari dal forte taglio sociale. Keywan ha già scontato con il carcere il suo impegno politico. Ora, rischia sei anni di prigione e 223 frustate a causa dei suoi film. Nelle prossime settimane arriverà la sentenza definitiva. Tutto questo alla vigilia del voto in Turchia dove il fattore kurdo è essenziale in seguito all’affermazione elettorale del Partito democratico dei Popoli (Hdp) dello scorso giugno e alla violenta campagna anti-Pkk, voluta da Erdogan. Anche in Iran, molti kurdi pagano a caro prezzo il loro impegno politico....