Alias Domenica
Seicento, pittura come dissidenza
"L'arte del dissenso. Pittura e libertinismi nell'Italia del Seicento", un saggio Einaudi All’ombra della Controriforma, esisteva una vera e propria pittura del dissenso, in anticipo sui Lumi (e su David). Lo spiega Dalma Frascarelli, sviluppando uno spunto di Luigi Salerno
Hendrick ter Brugghen, «Eraclito», 1628, olio su tavola, Amsterdam, Rijksmuseum
"L'arte del dissenso. Pittura e libertinismi nell'Italia del Seicento", un saggio Einaudi All’ombra della Controriforma, esisteva una vera e propria pittura del dissenso, in anticipo sui Lumi (e su David). Lo spiega Dalma Frascarelli, sviluppando uno spunto di Luigi Salerno
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 18 dicembre 2016
José Antonio Maravall identificava il tratto più distintivo della cultura barocca nel bisogno di disciplinare ogni aspetto della vita. Il Seicento è stato davvero una delle stagioni più travagliate della storia e, in fondo, quel diffuso desiderio di controllo può essere interpretato come l’estremo tentativo di restituire ordine alla destabilizzazione dei nuovi saperi sgorgati dalla Rivoluzione scientifica di Galileo e Newton. Mai come in quel secolo tutto fu sottoposto a normalizzazione (dalle etichette di corte all’Indice dei libri proibiti) e ogni sregolatezza fu censurata. Ma, come si dice, dove c’è luce, c’è ombra. Va da sé che dèstino non poco...