Alias Domenica
Seicento veneziano riscoperto ad Ajaccio
Al Musée Fesch des Beaux-Arts di Ajaccio, "Rencontres à Venise. Étrangers et Vénitiens dans l’art du XVIIe siècle" Liberi, Zanchi, Ruschi, Carpioni, o foresti come Liss e Langetti: «un’impuntatura culturale», scrisse nel ’46 Roberto Longhi, ma forse c’è qualcosa di più, e la mostra lo dice bene, in modo selezionato e caleidoscopico
Giulio Carpioni, "Allegoria della fragilità", Vicenza, Museo Civico di Palazzo Chiericati
Al Musée Fesch des Beaux-Arts di Ajaccio, "Rencontres à Venise. Étrangers et Vénitiens dans l’art du XVIIe siècle" Liberi, Zanchi, Ruschi, Carpioni, o foresti come Liss e Langetti: «un’impuntatura culturale», scrisse nel ’46 Roberto Longhi, ma forse c’è qualcosa di più, e la mostra lo dice bene, in modo selezionato e caleidoscopico
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 settembre 2018
Lucia SimonatoAJACCIO
Quali furono i pittori attivi a Venezia nel corso del Seicento? Cosa successe in Laguna dopo Tiziano e prima di Tiepolo? Se anche riuscissimo a recuperare dai ricordi del manuale scolastico i nomi di alcuni artisti operanti nella Serenissima del diciassettesimo secolo, artisti come Pietro Liberi, Antonio Zanchi, Francesco Ruschi, Giulio Carpioni, noteremmo subito, un po’ delusi, che non solo questi nomi non contendono affatto la fama ai loro predecessori e successori lagunari, ma nemmeno ai loro contemporanei di Bologna, Napoli e Genova, o ai campioni romani (tutti adottivi) del barocco trionfante: Bernini, Pietro da Cortona e Borromini. Prima esposizione...