Europa
«Se l’Europa è in crisi la colpa è dei Paesi fondatori, è ora di rivedere i Trattati»
Mario Giro, viceministro degli Esteri "L’errore non è stato allargare l’Unione, ma accettare un allargamento debole in cui ogni paese poteva scegliersi le regole"
Mario Giro, viceministro degli Esteri "L’errore non è stato allargare l’Unione, ma accettare un allargamento debole in cui ogni paese poteva scegliersi le regole"
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 marzo 2017
Viceministro Mario Giro i motivi di incertezza presenti oggi in Europa sembrano essere più numerosi di 60 anni fa. Erano molti anche allora. C’era uno spirito certamente innovativo ma l’Europa si unifica e comincia il suo lungo processo di integrazione proprio perché conscia della propria fragilità. Nel 1957 a dominare erano però lo spirito europeo e la voglia di lasciarsi alla spalle le guerre. Oggi le divisioni si ripropongono, non solo tra Est e Ovest, ma anche Nord e Sud Europa. Manca la spinta a unirsi del passato. La spinta a unirsi dell’inizio era la spinta di una élite. Solo...