Politica
Semi presidenzialismo come intervallo
Riforme impossibili Alla fine della legislatura, senza il tempo e senza i voti necessari, Meloni insiste per la discussione nell'aula di Montecitorio di un disegno di legge costituzionale confuso e già bocciato in commissione. Eppure giorni fa proprio lei aveva giudicato lunare che la camera si occupasse della riforma della cittadinanza con la guerra in Europa
In primo piano il cortile d'onore all'interno del palazzo del Quirinale – Ap
Riforme impossibili Alla fine della legislatura, senza il tempo e senza i voti necessari, Meloni insiste per la discussione nell'aula di Montecitorio di un disegno di legge costituzionale confuso e già bocciato in commissione. Eppure giorni fa proprio lei aveva giudicato lunare che la camera si occupasse della riforma della cittadinanza con la guerra in Europa
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 marzo 2022
Travolto in commissione dove sono stati approvati tredici emendamenti soppressivi dei tredici articoli che lo compongono, un disegno di legge costituzionale a prima firma Giorgia Meloni è ugualmente arrivato ieri in aula alla camera. Propone l’elezione diretta del presidente della Repubblica e, approfittando della quota a disposizione dell’opposizione, Fratelli d’Italia ha voluto comunque aprire il dibattito. Cioè sventolare la bandiera di un tema identitario. Identitario ma confuso, perché malgrado l’elezione diretta a suffragio universale (e a doppio turno) del presidente della Repubblica, il disegno di legge costituzionale firmato da Meloni e da tutti gli altri deputati di Fd’I continua ad...