Italia
Sempre la stessa ‘ndrangheta
Lombardia Tredici arresti nell’ambito di un’inchiesta della Procura antimafia milanese. Minacce, vendette e controllo capillare del territorio da parte dei clan. Le mani delle cosche sull’Expo 2015. In manette anche un ex consigliere comunale del Pd di Rho. Il procuratore Ilda Boccassini: «Nulla cambia, è una riflessione da fare»
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Lombardia Tredici arresti nell’ambito di un’inchiesta della Procura antimafia milanese. Minacce, vendette e controllo capillare del territorio da parte dei clan. Le mani delle cosche sull’Expo 2015. In manette anche un ex consigliere comunale del Pd di Rho. Il procuratore Ilda Boccassini: «Nulla cambia, è una riflessione da fare»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 29 ottobre 2014
Luca FazioMILANO
Tredici nuovi arresti che poco aggiungono a uno scenario ormai consolidato di rapporti sempre più stretti tra cosche calabresi ed esponenti del mondo politico, istituzionale, imprenditoriale e bancario lombardo. Il titolo ancora una volta è la ’ndrangheta al nord, e la storia è sempre la stessa: ci sono le mani della criminalità organizzata sulle grandi opere connesse all’Expo. E non solo su quelle. Le comparse variano da indagine a indagine ma sempre danno l’idea di una fitta rete di complicità difficile da individuare, anche perché in assenza di pentiti bisogna ricorrere a lunghi pedinamenti, intercettazioni e microspie. In quest’ultimo caso,...