Politica
Senato, l’accordo stona
Riforme Renzi concede alla minoranza la «designazione» dei senatori. L’intesa segna la tregua nel Pd ma apre al caos. Con il richiamo alle regionali del '95 la Costituzione diventa uno scioglilingua. Dal premier ancora avvertimenti a Grasso perché non riapra l'articolo 2
Riforme Renzi concede alla minoranza la «designazione» dei senatori. L’intesa segna la tregua nel Pd ma apre al caos. Con il richiamo alle regionali del '95 la Costituzione diventa uno scioglilingua. Dal premier ancora avvertimenti a Grasso perché non riapra l'articolo 2
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 settembre 2015
Andrea FabozziROMA
«Designazione». La minoranza del Pd, che ha concentrato la sua battaglia sulla richiesta di elezione diretta dei senatori, porta a casa un surrogato: i cittadini designeranno i consiglieri-senatori sulla base di listini presentati dai partiti, il Consiglio regionale ratificherà. Matteo Renzi, che ha minacciato la crisi di governo pur di non cambiare la riforma costituzionale sul punto della composizione del nuovo senato, mantiene la sostanza: i senatori saranno scelti tra i consiglieri regionali ma anche loro, così come la maggioranza dei deputati, saranno selezionati dal capo partito. Passeranno però per una doppia vidimazione, prima degli elettori e poi degli eletti...