Internazionale
Senza medici e medicine l’Iraq sterilizza la protesta
Medio Oriente Da sanità modello negli anni '70 a ultimo della classe: embargo, guerre e corruzione hanno devastato il sistema sanitario nazionale. Baghdad opta per la chiusura, i manifestanti diminuiscono ma non lasciano i presidi
Nel presidio di Baghdad protetti dal coronavirus – Ap
Medio Oriente Da sanità modello negli anni '70 a ultimo della classe: embargo, guerre e corruzione hanno devastato il sistema sanitario nazionale. Baghdad opta per la chiusura, i manifestanti diminuiscono ma non lasciano i presidi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 marzo 2020
Hanno sterilizzato le tende del presidio di Nassiriya, Baghdad e delle altre piazze irachene, distribuito mascherine e disinfettante. I giovani manifestanti che dal primo ottobre scorso protestano contro Stato settario, corruzione, povertà, non hanno lasciato le strade. Nonostante il coronavirus. Il dibattito non manca: in tanti chiedono di sospendere la mobilitazione popolare, di non vergognarsi a immaginare nuove forme di protesta a fronte dell’epidemia; altri rimangono, ma i numeri inevitabilmente calano. Questa settimana la protesta era stata ravvivata dalla nomina dell’ennesimo primo ministro, Adnan al-Zurfi, doppia cittadinanza irachena e statunitense, ex governatore di Najaf, protagonista del tentato golpe contro Saddam...