Visioni
Senza paura, la vita sospesa di uno skater
Sport Si chiama Elmehdi Contaki, un giovane immigrato dal Marocco diventato uno dei più forti skater in circolazione. Nonostante i «disagi» (e i disastri) della Bossi Fini. «Il visto è un incubo, capita che mi scada sempre all'inizio dell'estate quando ci sono le gare»
Elmehdi Contaki – foto di Alessandro Mari
Sport Si chiama Elmehdi Contaki, un giovane immigrato dal Marocco diventato uno dei più forti skater in circolazione. Nonostante i «disagi» (e i disastri) della Bossi Fini. «Il visto è un incubo, capita che mi scada sempre all'inizio dell'estate quando ci sono le gare»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 5 novembre 2014
Quando li vediamo scivolare su una tavola di legno nelle nostre città pensiamo alla California e ai cambiamenti generazionali. Quando accade con un giovane immigrato che, arrivato in Italia a 12 anni, scopre uno skatepark grazie a un amico italiano, meditiamo sull’integrazione e la solidarietà. A meno che, certo, una volta l’anno non ci si conceda una gita a Pontida con una bandana verde. Ma se poi il ragazzino marocchino, dreads e jeans stretti, diventa uno dei più forti skater in circolazione, intorno a lui si leva l’aurea del destinato, come se il fato l’avesse magicamente trasportato nel luogo giusto...