Italia
Senza più Rita, ma tantissimi giovani per Paolo Borsellino
Legalità Palermo e lo stato in piazza per il magistrato trucidato dalla mafia con la sua scorta. Ventisette anni dopo la strage, non si placa il desiderio di verità e giustizia
Gli effetti dell’autobomba esplosa in Via D’Amelio a Palermo alle 16.58 del 19 luglio 1992
Legalità Palermo e lo stato in piazza per il magistrato trucidato dalla mafia con la sua scorta. Ventisette anni dopo la strage, non si placa il desiderio di verità e giustizia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 luglio 2019
Alfredo MarsalaPALERMO
Chi ha ordinato le stragi del ’92? Chi c’è dietro la mano di Cosa nostra? Quali apparati dello Stato hanno coperto o peggio ancora collaborato all’assassinio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli otto agenti delle scorte? Chi e perché ha depistato le inchieste? Sono gli interrogativi ancora irrisolti su cui, a fatica, dopo 27 anni i familiari delle vittime cercano risposte con la procura di Caltanissetta impegnata nel processo sui depistaggi con tre poliziotti, che facevano parte della squadra dell’allora capo della mobile Arnaldo La Barbera, imputati per calunnia per avere pilotato Vincenzo Scarantino, il falso pentito...