Internazionale
Senza sviluppo né democrazia: le megalopoli africane nella lente del Covid
La ricchezza in Africa cresce in media del 4,9% all’anno, ma in modo estremamente diseguale. Le prime sei città del Sudafrica hanno il 31% della popolazione ma producono il 55% del reddito nazionale. Vi sono Paesi come l’Uganda dove la crescita urbana è stata del 32810% dal 1950
La ricchezza in Africa cresce in media del 4,9% all’anno, ma in modo estremamente diseguale. Le prime sei città del Sudafrica hanno il 31% della popolazione ma producono il 55% del reddito nazionale. Vi sono Paesi come l’Uganda dove la crescita urbana è stata del 32810% dal 1950
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 luglio 2020
In Africa il Covid, come altre pandemie, portano a puntare il dito sul Sacro: «È una punizione divina». «Ma se il divino puntasse il dito verso di noi?», si chiede un missionario. Che cosa potremmo dirgli? Se ci domandasse: chi ha costruito baraccopoli con 80 mila persone per chilometro quadrato? Chi ha prodotto città con 10-20 milioni di abitanti? Chi non ha portato acqua nelle case, il sistema fognario e la luce elettrica? Chi ha reso gli abitanti profughi, mendicanti, nel proprio Paese? Chi ha trasformato ammassi di fango e lamiere in una parte consistente del mercato immobiliare di città...