Internazionale
Senza un vero esercito Abiy Ahmed si affida ai civili. Etiopia sul baratro
Corno d'Africa Dopo un anno esatto di guerra e innumerevoli sofferenze per la popolazione, l'Onu accusa le parti di crimini di guerra e Addis Abeba non riesce a piegare i ribelli tigrini. La comunità internazionale chiede la tregua, ma il premier non fa un passo indietro
Un carro armato governativo in Tigray – Ap
Corno d'Africa Dopo un anno esatto di guerra e innumerevoli sofferenze per la popolazione, l'Onu accusa le parti di crimini di guerra e Addis Abeba non riesce a piegare i ribelli tigrini. La comunità internazionale chiede la tregua, ma il premier non fa un passo indietro
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 novembre 2021
Anche le guerre compiono gli anni: era il 4 novembre 2020 quando l’attacco a una caserma dell’esercito federale etiope da parte dei ribelli del Tigray provocò la reazione del governo di Addis Abeba. Ma per chi le vive ogni giorno che passa sembra un decennio: per le vittime, i feriti, gli sfollati, per coloro che stanno soffrendo la fame, per le donne che hanno subito stupri quest’anno ha avuto una durata immemore. Per rendersene conto è sufficiente leggere l’esito dell’indagine congiunta dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni unite e la Commissione etiope per i diritti umani (Ehrc): tutte le...