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Senza verità, da un governo all’altro
Giulio Regeni Da Alfano a Salvini la valutazione dell’Egitto è la stessa: partner ineludibile. A nove mesi dal rientro del nostro ambasciatore al Cairo si sono susseguiti una serie di eventi che dimostrano come l'Italia non sia stato in grado di fare alcuna pressione sul piano del rispetto dei diritti
I genitori di Giulio Regeni – LaPresse
Giulio Regeni Da Alfano a Salvini la valutazione dell’Egitto è la stessa: partner ineludibile. A nove mesi dal rientro del nostro ambasciatore al Cairo si sono susseguiti una serie di eventi che dimostrano come l'Italia non sia stato in grado di fare alcuna pressione sul piano del rispetto dei diritti
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 giugno 2018
Nove mesi fa, l’ambasciata italiana al Cairo tornava in pieno servizio. Da allora, ogni 14 del mese, c’interroghiamo e interroghiamo le istituzioni del nostro paese: il ritorno dell’ambasciatore in Egitto ha reso più vicina la verità sul sequestro, sulla sparizione forzata, sulla tortura e sull’uccisione di Giulio Regeni? E ha messo il nostro paese maggiormente in grado di intervenire sulla drammatica situazione dei diritti umani in Egitto? Per rispondere a questa seconda domanda è sufficiente la cronologia degli eventi accaduti in queste ultime cinque settimane. Nella notte tra il 10 e l’11 maggio, Mohamed Lotfy, sua moglie Amal Fathy e...