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Separatismo maschile (fino a quando?)
In una parola Va segnalata la significativa specularità tra una politica che fatica a dare un’idea positiva e attraente di sé stessa, mentre le piazze si riempiono per conto loro di folle polemicamente vivaci in cui spicca la presenza femminile, anche sotto forma di nuovissime leadership
In una parola Va segnalata la significativa specularità tra una politica che fatica a dare un’idea positiva e attraente di sé stessa, mentre le piazze si riempiono per conto loro di folle polemicamente vivaci in cui spicca la presenza femminile, anche sotto forma di nuovissime leadership
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 novembre 2018
C’era una volta un simpatico musical western, americano naturalmente, Sette spose per sette fratelli. Il film che si sta rappresentando sulla scena del Pd me lo ha fatto venire in mente: qui si avanzano i sette fratelli (coltelli?) candidati alla nuova segreteria. Potrebbero diventare otto se «scendesse in campo» anche Maurizio Martina. Ma di «spose» se ne vedono pochine. Anzi per ora una sola: la giovane Katia Tarasconi che, subito battezzata «pasionaria» dai titolisti, lungi dal candidarsi lei medesima, ha chiesto a gran voce ai magnifici per ora sette di «fare un passo indietro se non vogliono celebrare la morte...