Cultura

Serpenti e veleni nel mondo disuguale

Serpenti e veleni nel mondo disuguale«Il liuto e il serpente bianco di Benten» (Sarasvati) di Katsushika Hokusai (1760-1849)

Scienza e società Nei paesi in via di sviluppo ogni anno oltre centomila persone muoiono in seguito al morso di questi rettili. L’Oms: «Emergenza sanitaria». Di difficile soluzione per gli squilibri globali. Nelle zone agiate del pianeta il problema non si percepisce più. In Italia, in un decennio si contano meno di dieci vittime. Api, vespe e calabroni sono molto più letali. Ma «in molti contesti poveri l’informazione sugli antiveleni è inaffidabile e alcuni prodotti vengono commercializzati senza test clinici», si legge in una ricerca di The Lancet

Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 aprile 2023
L’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan la descriveva come «la più grave crisi di salute pubblica di cui non avete mai sentito parlare». In effetti, secondo le stime più citate, tra le 80 mila e le 138 mila persone nel mondo muoiono ogni anno a causa del morso velenoso di un serpente. Circa il triplo sopravvive ma riporta disabilità permanenti dopo l’incontro con il rettile. Gli avvelenamenti senza conseguenze troppo gravi sono invece tra due e tre milioni. Sono stime approssimate. Numeri affidabili esistono solo per alcuni paesi dell’Asia meridionale. Per esempio, nella sola India ogni anno le vittime dei...

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