Internazionale
Servizi segreti e Procura suprema, così spariscono gli egiziani
Egitto Amnesty: «Arresti triplicati dal 2013». La Sssp è parte dell’ufficio del procuratore generale, quello che promette ma non dà aiuto sul caso Regeni. Attraverso la legge anti-terrorismo sono perseguiti scioperi, post sui social, proteste
Manifestazione per la verità per Giulio Regeni a Prato – Aleandro Biagianti
Egitto Amnesty: «Arresti triplicati dal 2013». La Sssp è parte dell’ufficio del procuratore generale, quello che promette ma non dà aiuto sul caso Regeni. Attraverso la legge anti-terrorismo sono perseguiti scioperi, post sui social, proteste
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 9 febbraio 2020
«La Sssp ha trasformato l’Egitto in un enorme gruppo terrorista». Così un avvocato che difende imputati davanti alla Procura suprema egiziana per la sicurezza dello Stato (Sssp) definisce uno degli strumenti più efficaci della complessa macchina della repressione imbastita dal luglio 2013 dal generale-presidente Abdel Fattah al-Sisi. Parole affidate al dettagliato rapporto stilato da Amnesty International e pubblicato lo scorso novembre, «Stato d’eccezione permanente», 60 pagine che raccolgono 138 testimonianze e ridanno indietro un quadro preciso: il ruolo della Procura suprema nelle sparizioni forzate prima e le detenzioni politiche poi, fatte di abusi, torture, violazione dei principi di un equo...