ExtraTerrestre

Sessant’orto. L’immaginazione al podere

Storie Gli dei se ne vanno, i giardinieri restano. Rinverdendo il '68, la storia di un'utopia che ha di nuovo messo radici negli orti del mondo

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 18 gennaio 2018
«Les dieux s’en vont, les enragés restent». Gli dei se ne vanno, urlavano nelle strade del Maggio, gli arrabbiati restano. «Lottavano così come si gioca, i cuccioli del maggio, era normale, loro avevano tempo, anche per la galera, ad aspettarli fuori, c’era la primavera». E ancora «Sous le pavè, le sable», sotto i sampietrini, la spiaggia, dicevano pure. Il Sessantotto era visionario, la fantasia al potere, l’immaginazione al potere. Non c’è mai stato un momento nel quale una consistente fetta di gioventù abbia sognato, immaginato ad occhi aperti un’altra realtà. Le fiamme dei «cocktail molotov» che ardevano le macchine sui...

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