Italia
Settis: «La grande opera utile per l’Italia è mettere in sicurezza i territori»
Intervista «Dire no al Tav non significa dire no alle grandi opere, ma dire no a una infrastruttura non prioritaria. Sostenuta, tra l’altro, con calcoli fallaci»
Intervista «Dire no al Tav non significa dire no alle grandi opere, ma dire no a una infrastruttura non prioritaria. Sostenuta, tra l’altro, con calcoli fallaci»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 dicembre 2018
Dire no al Tav significa dire molti sì. «Dalla urgente messa in sicurezza di un territorio fragilissimo alla visione, mancante, dell’Italia del futuro, come grande protagonista europea». Lo sostiene Salvatore Settis, storico dell’arte, già direttore della Scuola Normale di Pisa, autore di alcuni capisaldi sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, già enunciata dall’articolo 9 della Costituzione. Da Italia S.p.A.: l’assalto al patrimonio culturale (Einaudi, 2002) a Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Einaudi, 2012). Professor Settis, in un intervento del 2012, descrisse l’Italia come vittima e ostaggio, da decenni, di un...