Politica
Sgambetto renziano, ma Orlando va avanti
Oggi l’ultimo atto al senato sulla riforma del processo penale. Una legge che non piace ma che deve andare avanti con i suoi difetti su intercettazioni, ospedali psichiatrici giudiziari e avocazione delle indagini. Sul finale il fuoco amico del Pd contro il ministro, pensando alle primarie
Il ministro della giustizia Andrea Orlando
Oggi l’ultimo atto al senato sulla riforma del processo penale. Una legge che non piace ma che deve andare avanti con i suoi difetti su intercettazioni, ospedali psichiatrici giudiziari e avocazione delle indagini. Sul finale il fuoco amico del Pd contro il ministro, pensando alle primarie
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 marzo 2017
«Questa legge è una bandierina per il ministro della giustizia, non posso votarla neanche con la fiducia». È assai raro sentire un relatore parlare così del provvedimento che ha seguito, ieri sera in aula al senato lo ha fatto Felice Casson. Scelto come relatore del disegno di legge di riforma del processo penale quando era nel Pd, è adesso nel gruppo dei democratici e progressisti che dal Pd sono venuti fuori. Le sue critiche «tecniche» vengono condivise dal resto degli «scissionisti», non la sua scelta di non partecipare al voto: il gruppo non farà mancare il suo sostegno al governo....