Shannon Jackson, poesia free funk
La copertina dell'album «Street Priest»
Alias

Shannon Jackson, poesia free funk

Ascolti Quarant’anni fa uscivano «Nasty» e «Street Priest», due album imperdibili del batterista afroamericano
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 4 dicembre 2021
La copertina dell’album «Nasty» È il 1981 e sul mercato discografico – prossimo al salto nell’era digitale del cd – arrivano due vinili del batterista afroamericano Ronald Shannon Jackson: Nasty e Street Priest (per la tedesca Moers Music). L’allora quarantunenne leader (scomparso poi nel 2013) guida l’originale ensemble Decoding Society e non è l’ultimo arrivato. Può vantarsi di aver suonato con il pianista Cecil Taylor e con l’altosassofonista Ornette Coleman (creatori del free jazz), oltre a varie esperienze insieme alla vocalist Betty Carter come con il contrabbassista e compositore Charles Mingus. Con i corti dreadlock inanellati di perline e dischi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi